Però qui (prova del 2005) il dato manca davvero e bisogna inventarselo, altrimenti non si parte proprio (beh, diciamo che qualcosa si riesce a fare anche senza ipotesi aggiuntive, cosa?)
Abbastanza presto, dopo il panico iniziale, si capisce che manca il cos
φ del motore.
Ma cosa metto? Me lo invento? Zerosei, zerosette, zerootto, zeronove, uno? No, uno meglio di no, il prof ha sempre detto che un motore è assimilabile a un carico ohmico-induttivo. E allora?
E allora può essere utile dare un'occhiata ai data sheet dei produttori, tanto per farsi un'idea.
Prendiamo ad esempio le caratteristiche dei
Motori asincroni a 4 poli prodotti dalla ISGEV Motori Elettrici
di Arzignano (VI):
Da questa tabella ricaviamo informazioni molto interessanti e utili.
A parte il fatto che le tensioni nominali sono state portate a 400 V ( ma al MIUR forse ancora non lo sanno), vediamo che una corrente di 22 A è tipica di una macchina da 11 kW, rendimento 87% (un po' meno del nostro, ma varia da costruttore a costruttore), un cosfi ( F.d.p) di 0,85.
Detto per inciso, le potenze sono normalizzate. Guardate la seconda colonna. ...3; 4; 5,5; 7,5; 9,2; 11; 15; 18,5;.... kW. I motori sono progettati per potenze nominali standardizzate.
Il nostro motore dovrebbe dare una coppia nominale di circa 72,5 Nm (l'unità di misura nella tabella è da Nm, cioè deca newton per metro: 7,25 daNm= 72,5 Nm) e questo dato potrà tornarci utile in seguito.
Per concludere questo post, formuliamo la prima ed essenziale ipotesi aggiuntiva:
fattore di potenza del motore
cos φ = 0,85
cos φ = 0,85
Se pensavate a 0,82 o 0,83 poteva andare ugualmente bene: vi è sempre un certo intervallo di valori accettabili, a seconda del costruttore.